Uno dei miei primi articoli, più di un anno e mezzo fa, parlava proprio di isolamento. Ho sempre pensato che la riduzione dei consumi fosse il passo più importante per la sostenibilità, potete immaginare con quale piacere abbia accolto il “Decreto rilancio” dato che il suo obiettivo principale per l’edilizia è proprio quello di favorire l’isolamento e il risparmio energetico. Un secondo “fatto positivo” (vedi Biolcalenda giugno 2020) che potrebbe stimolare la ripresa consapevole dopo il lockdown.
Vedo l’occasione di realizzare in grande scala il recupero del patrimonio edilizio esistente e la possibilità, una volta tanto, di far coincidere interessi economici ed ecologici (vedi box informativo).
Calma però. Nel presente in cui scrivo questo articolo, cioè i primi di giugno, non si sa ancora come verrà attuato il decreto: le specifiche operative potrebbero cambiare in tutto o in parte l’efficacia dei propositi del decreto. Vale comunque la pena fare delle riflessioni di carattere generale che ci aiutino a mantenere gli obiettivi di sostenibilità e a non farci sedurre dalla promessa di artificiosi guadagni.
DETRAZIONI AL 110%: IN COSA CONSISTONO.
In sintesi estrema si tratta delle già conosciute detrazioni fiscali aumentate fino al 110%.
Sono indirizzate in particolare a riqualificare l’edilizia esistente sia dal punto di vista energetico e sia da quello strutturale (antisismico).
Quell’interessante surplus del 10% significa che non solo i lavori eseguiti verranno ripagati per intero, ma che si guadagnerà una cifra aggiuntiva. Questo surplus potrà inoltre essere ceduto e usato come merce di scambio con banche o altri attori che avranno convenienza ad anticipare il capitale per eseguire i lavori.
Viene da pensare… Ho capito bene? Posso ristrutturare la mia casa a costo zero?
L’obiettivo del decreto è sicuramente quello di offrire condizioni eccezionali per stimolare il rilancio dell’economia, quindi con tutti i ma e i se, sembrerebbe proprio di sì.
Un altro aspetto che per me è molto positivo è che gli interventi detraibili, o “cedibili”, dovranno interessare l’intero edificio. Devono essere rivolti al miglioramento COMPLESSIVO del sistema edificio, nello specifico le opere dovranno aumentare le prestazioni energetiche di due classi.
Ciò significa che non saranno contemplate piccole migliorie puntuali. Se questo è ovvio per le opere strutturali, lo è un po’ meno per il risparmio energetico.
Un esempio: la sola sostituzione degli infissi o della caldaia non rientra nel “superbonus”, ma possono ancora usufruire delle precedenti detrazioni al 50%; la sostituzione di infissi e/o caldaia uniti alla realizzazione di un isolamento termico allora sì.
VANTAGGI AL PRIVATO E ALLA SOSTENIBILITÀ’.
Il messaggio che viene trasmesso è benefico: è poco utile effettuare piccole sostituzioni, solo un intervento progettato e integrale può diminuire i consumi complessivi.
Il concetto è che il risparmio energetico è un guadagno, economico ed ecologico, per tutti. L’isolamento ad esempio può essere molto costoso, ma è un investimento, non è una spesa. Per essere un investimento, cioè per ripagarsi con il risparmio futuro, deve rispettare determinate caratteristiche.
Un’altra interessante caratteristica, per quanto riguarda l’isolamento, è che i materiali dovranno rispettare i requisiti dei CAM (Criteri Ambientali Minimi), favorendo così i materiali un po’ più sostenibili.
DA SAPERE:
La prima cosa da sapere è che il decreto si può applicare solo all’esistente. Inoltre, dato che gli interventi riguardano l’edificio nel suo complesso sono esclusi singoli appartamenti e unità. Come per le opere puntuali sopra citate si può sempre usufruire delle detrazioni al 50%.
L’iter non sarà semplice, bisogna mettere in conto da subito le numerose fasi necessarie per certificazione, progettazione e espletamento di tutte le pratiche. Il raggiungimento del bonus non sarà né immediato, né gratuito.
La possibilità della cessione del credito è potenzialmente un’ottima strategia, ma difficilmente il surplus potrà ripagare gli interessi di un prestito.
In poche parole: l’iniziativa è conveniente, non gratuita.
L’aumento di due classi energetiche, requisito fondamentale, può essere raggiunto con
interventi che implicano la realizzazione di un cappotto. Il parametro principale per la scelta dei materiali è ancora una volta il potere isolante.
Se al decreto non interessano alcuni parametri, ciò non significa che essi non siano importanti per la nostra qualità di vita. Privilegiamo sempre e comunque materiali traspiranti e con elevata inerzia termica, cioè che ci proteggano anche dal caldo estivo. Inoltre per una volta tanto il problema del prezzo potrebbe passare in secondo piano quindi: non ci sono più scuse per non scegliere materiali non inquinanti, possibilmente naturali e provenienti da fonti rinnovabili.
Cogliamo quella che potrebbe essere un’occasione unica: non solo risparmio, ma rigenerazione sostenibile!
LA DIREZIONE COMPLESSIVA.
Se gli obiettivi più nobili di questo decreto verranno veramente rispettati, compito sia dei singoli e sia dell’intera società, possiamo immaginare un futuro in cui una buona quantità di case verranno messe in sicurezza dal punto di vista sismico e saranno efficienti dal punto di vista energetico. Di conseguenza verrà liberata una grande quantità di energia che sarà finalmente disponibile per la mobilità elettrica e una progressiva riduzione dell’uso del gas per riscaldarsi e per cucinare.
Otterremo una riduzione dell’inquinamento: sia di quello dovuto al riscaldamento, sia di quello dovuto ai trasporti.
Un sogno!
Rimaniamo quindi sempre vigili sulle modalità con cui usufruiremo del famigerato 110%: concentriamoci sulla sostanza e non su vuote opportunità di guadagno. E’ un investimento per noi, gli scambi energetici e la società.
ECOlogia e/o ECOnomia
L’economia non è in contrapposizione all’ecologia. ECOlogia e ECOnomia studiano entrambe scambi e interazioni di un sistema, quindi è assurdo pensare che possano essere contrapposte. Se ci sembra che sia così è solo perché stiamo analizzando un periodo di tempo troppo breve: nel lungo termine ecologia ed economia coincidono sempre e ognuna di esse porta vantaggi all’altra.
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