โMacro e microeconomia vivono in un rapporto simile a quello tra la fisica quantistica e la fisica newtoniana. Obbediscono a leggi diverse, a volte opposte, nonostante siano presenti contemporaneamente nella nostra vita di tutti i giorni. Sembrano due mondi capovolti. Puรฒ sembrarci assurdo, eppure ha la sua logica.โยน
Ho trovato molto interessante questa frase del libro di Costantino Rover, โL’economia spiegata facileโ, perchรฉ ci svela un errore che, seppur in buona fede, commettiamo spesso.
Per spiegarci questi due mondi, usa lโesempio del โnostro orticelloโ. Noi viviamo nel micro, lโorticello appunto, e in questo ambito siamo consapevoli che lavorando con amore e qualitร riusciremo a produrre effetti positivi e ne ricaveremo poi un raccolto. Il nostro piccolo orticello perรฒ รจ inserito in un ambiente molto piรน ampio, il livello macro, che ha regole completamente diverse, ma che influenza in modo importante il livello micro. Mantenendo sempre l’esempio dell’orticello possiamo vedere come, al di lร delle pratiche da noi utilizzate, il nostro raccolto dipenda in larga parte da condizioni esterne come la fertilitร del terreno o il clima.
Pur consapevoli del fatto che il nostro lavoro sia influenzato dal livello macro, cioรจ da “fattori che sfuggono il nostro diretto controllo”ยน, tendiamo a pensare che agli alti livelli le cose funzionino esattamente come al nostro.
Siamo cosรฌ portati a pensare che su larga scala le scelte vengano fatte nello stesso modo in cui noi le faremmo per il bene della nostra famiglia o della nostra piccola comunitร . Questo spiegherebbe ai miei occhi anche l’attuale paradossale situazione, poichรฉ pensiamo che se certe autoritร hanno deciso di imporre una certa azione lo facciano a fin di bene, invece a certi livelli il โbene macroโ non coincide assolutamente con il โbene microโ.
Cara acqua

“Ricordati di chiudere l’acqua mentre ti lavi i denti!”. Un piccolo gesto che รจ diventato l’icona del risparmio energetico familiare.
Un consiglio che viene ripetuto continuamente in molti siti “green”, nelle riviste, in televisione… Lo leggo tutti i giorni stampato perfino sul mio dentifricio!
A livello domestico รจ unโottima pratica che fa diminuire gli sprechi e aumenta la consapevolezza ambientale, ma a livello globale serve a qualcosa?
Direi di no, dato che il 42% dell’acqua potabile viene persa lungo la distribuzione a causa della mancata manutenzione della rete idrica (fonte ISTAT).
Lโazienda che si occupa della gestione del servizio idrico integrato non ragiona come faremo noi all’interno della nostra casa… E’ unโazienda! Gestisce questa materia prima nellโottica del ritorno economico, ogni sua scelta รจ dettata da un’analisi dei ricavi che puรฒ ottenere su larga scala a fronte del suo investimento/ indebitamento. Alcune di queste aziende sono perfino quotate in borsa, รจ chiaro quindi che seguono tuttโaltre logiche rispetto al bene comune. La perdita di ben 42 litri ogni 100 litri di acqua potabile, che รจ stata giร lavorata e depurata, non influisce sul loro guadagno poichรฉ loro guadagnano dai contratti di gestione. Anzi, suppongo che finchรฉ le perdite dโacqua non siano tali da imporre la chiusura del contratto, sia molto piรน saggio protrarre lo spreco poichรฉ riparare la rete rappresenterebbe una perdita economica.

Cara architettura
Nell’ambito dell’architettura/edilizia il livello macro รจ spesso rappresentato dalla normativa.
Per quanto riguarda l’isolamento, ad esempio, l’eccessiva importanza che รจ stata data al valore della trasmittanza ha plasmato il mercato e il prezzo dei prodotti di cui disponiamo. Lโattenzione data a questo parametro ha decretato l’abbandono di alcuni materiali che aumentano in modo complessivo salubritร e benessere a favore di materiali che invece rispettano solo ed esclusivamente quel criterio (vedi articoli precedenti sull’uso del polistirene).
Un altro esempio, di cui ho parlato nel precedente articolo, riguarda gli impedimenti normativi nei confronti di alternative piรน sostenibili. In questo caso vengono imposte delle soluzioni per il solo motivo che la legge non รจ ancora arrivata a contemplare le piรน recenti alternative.
La normativa come dato di progetto
Penso che ciรฒ che non ci permette di staccarci dallโabitudine di seguire le regole, anche quando non ci sembrano adeguate, sia proprio il fatto che siamo naturalmente portati ad avere fiducia nelle decisioni โprese dallโaltoโ, perchรฉ crediamo che a livello macro quelle decisioni si basino sugli stessi principi che utilizziamo noi a livello micro.
In questo incerto periodo, perรฒ, non possiamo piรน non domandarci quali siano gli interessi a livello macro e se stiano portando effettivamente qualcosa di positivo alla nostra societร .
Se la risposta dovesse essere no, cosa potremmo fare?
Dato che la legge pone dei limiti, ma non ne pone degli altri, potremo innanzitutto cercare di rispettare solo quanto strettamente necessario e non quello che convenzionalmente ci si aspetta da noi, sia nella progettazione che nella vita quotidiana.
Per fare ciรฒ รจ importante non attribuire risvolti emotivi alle influenze che subiamo dal โmondo macroโ. Sarebbe un poโ come arrabbiarsi con il cielo perchรฉ ha inondato il nostro orticelloโฆ! Meglio non farsi impressionare da oscuri presagi fatti di tragedie ambientali, sanitarie o civili, e fare una semplice lista di ciรฒ che non รจ permesso e di ciรฒ che invece lo รจ, di ciรฒ che รจ consigliato e di ciรฒ che invece vogliamo sperimentare. Il tutto con molta oggettivitร .
“Governi e multinazionali prendono decisioni che non riusciamo a modificare in modo significativo. Come e quanto queste forze superiori condizionino la nostra vita e i nostri ecosistemi, dipende dalla nostra indipendenza e dalla resilienza e adattabilitร a cambiamenti specifici o generali.”ยฒ
Usiamo quindi le varie imposizioni macro come un semplice e oggettivo dato di progetto e poi potremo trovare le modalitร piรน adatte per sprigionare la nostra visione e soprattutto la nostra creativitร !
E speriamo che per quando sarร pubblicato questo articolo il mondo sia migliorato giร un poโ.
ยนRover C., Lโeconomia spiegata facile, Gingko Edizioni, Verona, 2020
ยฒHolmgren D., Permacultura, Arianna Editrice, Bologna, 2014
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